Perché è così difficile tradurre un menù?
Se vuoi trovare un piatto veramente esotico, basta dare un’occhiata alle migliaia di menu tradotti (male) in inglese…troverai di tutto e di più: dai ‘pescatori fritti’ alle ‘uova rivoltanti’, dalle ‘dita dei piedi con marmellata’ all’ ‘amicizia fritta’, oppure ‘le pentole al burro con ormoni fritti’! Mmmmm….delizioso!
Spesso gli errori nei menu tradotti in Inglese fanno ridere i lettori, tuttavia sono meno esilaranti per chi lavora nella ristorazione, poiché con un menu scritto male si possono perdere in un attimo dei clienti preziosi!
Tradurre in maniera appropriata è un’esigenza imprescindibile!
Ma la traduzione di un menu non è così facile come possa sembrare, ancora meno in Italia dove c’è una vasta quantità di piatti regionali e dove la cucina è un aspetto molto importante della cultura, espressione di tante sfaccettature: la storia, il clima, le abitudini delle persone, il terreno…
Ed é proprio questo legame tra cibo e cultura che rende difficile da tradurre i menù dei ristoranti che vogliono attrarre nuovi clienti dall’Estero.
La cucina italiana è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, e quando i turisti stranieri vengono in Italia vogliono gustare questi piatti in tutta la loro autenticità.
Oggi, infatti, sempre più turisti vogliono scoprire i piatti della storia, vogliono mangiare come mangiano i local.
Spesso però, questi ultimi si trovano a dover fare i conti con dei nomi inusuali dei piatti, dei modi di cucinare speciali, degli ingredienti particolari. Voglio dire: come fai a tradurre ‘strozzapreti’, ‘pici’, ‘bagna cauda’, ‘tiramisu’?
Ci sono diverse opzioni. Ad esempio per il tiramisu non c’è bisogno di una traduzione, perché ormai è un piatto che si trova facilmente fuori dall’Italia. Quindi un cliente saprà già gli ingredienti principali che ritroverà in quella pietanza.
Altre volte, invece, bisogna decidere se lasciare il termine in Italiano oppure no.
Lasciandolo in Italiano, il turista può imparare il nome del piatto tipico e saperlo riconoscere in altre occasioni; inoltre può essere opportuno aggiungere una breve spiegazione in Inglese.
Può essere il caso degli “strozzapreti”: home made pasta with …
In questo caso si dovrà valutare se aggiungere anche una traduzione letterale, ‘priest-chokers’, oppure no, considerando quanto questa aggiunta di termini possa rendere più accattivante il piatto.
Un altra valutazione fondamentale da fare riguarda la differente tipologia dei menù in relazione alla diversa tipologia dei ristoranti.
Una menzione particolare va data ai menù dei ristoranti gourmet spesso paragonabili quasi ad una poesia.
Un menù gourmet deve creare un quadro gustativo complesso nell’immaginario del cliente ed allo stesso tempo deve meticolosamente dare una descrizione tecnica del piatto.
Sarà quindi molto importante che il traduttore abbia delle ottime competenze culinarie e che sappia trasferire in un altra lingua gli sforzi concettuali profusi dagli chef italiani.
Key Translating può aiutarvi in questa operazione così complessa.
Per tutti coloro che lavorano nella ristorazione, un menu tradotto al meglio fa la differenza.
Il cliente avrà la percezione che vogliamo comunicare perfettamente la nostra proposta gastronomica, e saremo quindi certi di fornirgli tutti gli strumenti necessari per poter gustare dei piatti che lo accompagneranno nel suo viaggio di scoperta gastronomico.